STORIE DI ORDINARIA GENITORIALITÀ LESBICA

Mi accingo a pulire la stanza dei figli: si ricade sempre negli stessi errori, malgrado le discussioni, le suppliche, le minacce, i premi.

Nonostante tutto non ce la faccio ed ho sfoderato i miei detersivi migliori, tanto per cominciare lo swiffer regalato dalla fidanzata perchè sa che mi rende felice.
Lo faccio perchè mi sento minacciata da un’entità Alfanica, la stessa che mi accusa di non poter essere una brava mamma.
In effetti non lo sono perchè in 14 anni non sono riuscita ad inculcare a mia figlia la necessità di vivere in un ambiente pulito ed ordinato.
Già immagino la DIGOS, gli assistenti sociali, le Sentinelle che fanno irruzione in casa mia armati di crocifissi (sanno che in casa non ce ne sono) che puntano la stanza del reato, come se sapessero. Perchè i miei figli hanno una mamma che vive nel peccato e per giunta senza lavoro e questo comporta sicuramente un cedimento neuronico e le sinapsi vanno in tilt, sicuramente un’aggravante.
Rappresento il classico esempio di inadeguatezza genitoriale anche perchè whatzzappo o wahtappo o wazztappo con mia figlia nell’ora buca causa assenza profe e ci diciamo che ci amiamo e, nonostante tutto, ne approfitta per scrivere:” Puoi per favore lavare le Converse senza farle diventare marroni e senza far sbavare il marchio??”
Inadeguata perchè mi sono accorta che il figliolo non ha messo il quaderno di italiano in cartella, visto che hanno non so quale laboratorio ed io mi sono fidata di lui, mi spiego?? non so quale laboratorio abbia!! che madre sono? incosciente dei suoi laboratori… sento le lacrime risalire i dotti.
OK! Venite, entrate in casa mia, osservate il caos, i sacchi di cartone davanti alla porta che,altrimenti,  li dimentico per la quarta settimana di fila ( un punto a mio favore, ho il trip della differenziata).
Entrate pure!
Tanto non troverete più il sacchetto di castagne raccolte dal piccolo, ormai sommerse dalla muffa, visto che ho già provveduto.
Approfittando della vostra presenza, vi lascio agire indisturbati e mi chiudo in bagno con il libro di economia di mia figlia, così quando le provo la lezione evito di sfoggiare la mia beata ignoranza.
Quando avete finito l’ispezione e raggiunto le vostre conclusioni, chiudete la porta alle vostre spalle, altrimenti Tom vi segue e non è buona cosa.

Alessandra